Contratti inverse e direct
Eccoci a una delle ultime caratteristiche che dobbiamo prendere in analisi. Esistono due tipologie di contratti: inverse e direct.
Nei primi, le posizioni vengono aperte e chiuse in stablecoin, a prescindere dall’asset sottostante al prodotto su cui stiamo investendo. Al contrario, nei contratti direct dovremo depositare come collaterale l’asset stesso (ad esempio BTC).
Nei contratti direct, la curva profitto/perdita è lineare e dipende dalla salita o discesa dell’asset quotato. Per intenderci, se il contratto è su BTC, quando la crypto sale siamo in profitto.
Invece, nei contratti inverse, la curva profitto/perdita non è lineare. Infatti, oltre alla posizione aperta, a variare è anche il valore del collaterale depositato.
Ecco un esempio preso in prestito dal video di questa lezione, che mostra due ipotetici scenari:
In base all’obiettivo che abbiamo in mente dovremmo scegliere il contratto più adatto.
Per esempio, se volessimo fare hedging su una posizione spot in BTC, proteggendoci in caso di ribassi, andremo a impiegare un contratto di tipo coin-m (inverse, con collaterale BTC). Utilizzando i nostri bitcoin spot come collaterale, potremo proteggerci con un future short sulla coin stessa: se BTC sale, ci perdo in BTC ma non in USD; se invece scende, guadagno BTC ma non in USD.